“ANDAR PER SUONI, IMMAGINI E VERSI”
Incontro con il poeta PIPPO CARDELLO
Giovedì13 marzo 2014, nei locali del Sant’Alphio Palace Hotel di Lentini (Sr), organizzato dall’Archeoclub cittadino, si è realizzato un incontro speciale con Pippo Cardello, noto Poeta lentinese dal titolo “Andar per Suoni, Immagini e Versi”.
Ha aperto la serata la presidente Maria Arisco che, dopo i rituali saluti di benvenuto agli Ospiti e ai Soci, intervenuti come sempre molto numerosi, ha voluto leggere e commentare il ricco e prestigioso curriculum del Poeta segnato da molteplici ed importanti tappe che raccontano la storia evolutiva di un poeta e di una persona dalle variegate sfaccettature culturali. Ha parlato delle varie pubblicazioni, in cartaceo e in CD, dei numerosi e prestigiosi premi in ogni città d’Italia e non solo tra cui quello che nel 2000 ha visto Pippo Cardello “vincitore assoluto” della XVI Edizione del Premio Nosside Internazionale di Poesia; dei numerosi spettacoli di “Poesia e Musica” realizzati, in occasione dei più svariati avvenimenti, spesso con raccolta di fondi a scopo benefico, sempre in collaborazione del musicista lentinese Salvo Amore, con il quale il poeta ha stabilito da tanto tempo un sodalizio artistico ed organizzativo capace di coinvolgere, di volta in volta, tanti valenti musicisti, belle voci di cantanti e di fini dicitori, in un mix di grande e pregevole armonia e spettacolarità.
Cede, quindi, la parola al Poeta.
“La mia poesia è fatta di suoni, è fatta di immagini” esordisce Pippo Cardello. “Si mischia con la musica per volare nei sogni, diventa colore per dipingere quadri, s’intreccia con le immagini nel lungo racconto di un film”
Seguendo il sentiero tracciato dal suo grande Maestro, il Poeta siciliano Ignazio Buttitta, Cardello, come un moderno “cuntastorie”, porta per le strade e i teatri del mondo, insieme al suo speciale Gruppo di musica etnica “La Compagnia d’Encelado Superbo”, un progetto nel quale si intrecciano parole, musica e immagini; che tende a proiettarsi nel futuro pur rimanendo fortemente ancorato alle tradizioni e alle origini di un popolo. Porta in giro, soprattutto, le storie e i racconti della nostra Sicilia, con tutte le sue luci e le sue ombre, con tutti i suoi splendori e i suoi drammi.

Il nostro Poeta prosegue, sulle immagini e la musica del video “IL GRANDE VIAGGIO” che racconta la sua partecipazione nel 2001, quale unico rappresentante italiano, alla Fiera Internazionale del Libro all’Avana, Cuba, dove presenta l’Antologia e il CD “IL GRANDE VIAGGIO”, insieme al suo Gruppo musicale “La Compagnia d’Encelado Superbo”; racconta della sua infanzia, dei suoi sogni di bambino, di quello che avveniva, specialmente di sera, nel cortile dove abitava…
“…un’isola felice nella sua semplicità, nei suoi ritmi lenti nella sua voglia di vita in comune…”, all’aperto, dove, "...sotto la debole luce di una lampadina sedevano i vecchi in canottiera per la briscola…le donne lavoravano ai merletti e parlavano…parlavano…e i bambini inseguivano i loro sogni consumando una fetta di pane casereccio inzuppata di acqua e zucchero…"
Sulle immagini e le musiche del video “SPUNSALIZIU” Pippo racconta le sue curiosità e le sue aspettative legate al mercato del “gioveddi’”, "...con i suoi colori, i suoi odori, le bancarelle piene di mercanzie, le cantilene dei venditori, le donne intente ad esaminare e a scegliere stoffe o qualcosa che potesse interessarle…i giocattoli in bella mostra, i dolci …la liquirizia…"
Ma l’evento straordinario della sua fanciullezza e al quale dice di essere rimasto legato è, sicuramente, l’arrivo dell’arrotino cantastorie che si annunciava con il magico suono della sua “vanniata” .

AMMULA FOBBICI E CUTEDDA!!!! 
…Arriva da luntanu supra nu mulu staggiunatu,
arriva cu lu suli ni la vecchia cuntrata
accatta ferru vecchiu e robba uramai pusata
pi lu jornu ca nasci varcannu lu passatu
E quannu oggi stancu lu quarteri si ritira
e li strati si perdunu ni lu scuru di la sira
resta ancora la mà vita o ricordu d’o so’ cantu,
cerca ancora la so’ varba ni la chiazza di l’incantu
“Ammula fobbici e cuteddaaaa … “
Il vecchio arrotino con la barba bianca arrivava una volta la settimana nel cortile del nostro Poeta. Stanco, consumava la zuppa di pasta e ceci che le donne gli avevano preparato e dopo un bicchiere di vino si sedeva su una sedia di paglia attorniato dai bambini che seduti a terra, curiosi e attenti, aspettavano i suoi racconti fantastici infarciti dalle gesta del pazzo Orlando con Astolfo paladino, in groppa al suo Ippogrifo volante per i grandi sentieri della luna…
Il racconto di Pippo Cardello prosegue accompagnato dalle immagini del video “DALLA TORRE NORMANNA” riguardanti uno spettacolo che, sempre in compagnia del suo Gruppo, ha realizzato ed ha portato in giro per i teatri del mondo, e le cui note sono diventate la sigla del programma radiofonico DEMO di Radio I RAI.
Il vecchio arrotino-cantastorie cominciava sempre le sue storie raccontando della Sicilia, della terra prediletta dagli Dei, delle sue meraviglie, e delle sue leggende…
“Storia granni di Sicilia, storia di cunti e di canti, storia ca diventa liggenna e ca liggenna s’ammisca e torna storia…”
E dietro questi racconti il nostro giovane Pippo si perdeva, entrava da eroe nella storia dei Paladini e, armato di “Durlindana” combatteva con grande coraggio contro i giganti e volava verso la luna in groppa all’Ippogrifo “vulanti”.
Il nostro Poeta si avvia alla fine del suo recital ritornando ancora al vecchio arrotino, con una commozione che trasmette magicamente a tutti presenti.
“Quella sera arrivò in ritardo e molto stanco. Tutti i bambini eravamo già seduti per terra ad aspettarlo…pronti ed impazienti. Prima di iniziare i suoi cunti, mi fissò con la sua infinita dolcezza negli occhi, mi accarezzò i capelli e mi disse piano: tra non molto, sarai tu a portare le mie storie alla gente”…
“Poi raccontò una storia bellissima che non era più un “cuntu” era una poesia. Non riuscivo a capire che mi stava lanciando il suo grande testamento di libertà e di giustizia e me lo lasciava con il mio eroe preferito, Orlando paladino”

“AMMULA  FOBBICI  E  CUTEDDA”

Un lungo applauso, sottolineato dalle parole di ringraziamento della presidente Maria Arisco, chiude la magica serata.