Visita del  PALAZZO BENEVENTANO
Domenica 19 febbraio 2017 un nutrito gruppo di Soci dell’Archeoclub, in testa il presidente prof. Pippo Cosentino, ha effettuato un’interessante visita del Palazzo Beneventano sito in via San Francesco D’Assisi, Lentini (Sr), accanto alla Chiesa della SS. Trinità. Ha guidato il gruppo il dott. Giorgio Franco presidente della sede locale di “Italia Nostra”.
Piuttosto che “palazzo”, ha esordito la guida, si deve definire una “corte” mediterranea con una facciata dallo stile impreciso, rimasta incompiuta. Dall'ingresso posto a Nord che guarda l' Etna, percorrendo l’atrio - alla cui destra c’è l’ampio locale dell’ex “Centro Studi”, oggi adibito a sala di accoglienza di “Italia Nostra” e alla sinistra un locale a piano rialzato, oggi adibito a sala conferenze - si accede al cortile dai cui lati ci si immette ai locali di servizio quali: magazzini, stalle, alloggi per le servitù ed allo "scalone" in marmo bianco che mette in comunicazione il piano terra con il piano nobiliare tipico dei palazzi dell'epoca. Uno sguardo panoramico d’insieme, poi le dettagliate spiegazioni della guida riguardanti la storia del Palazzo e delle famiglie che nel tempo si sono succedute, le varie stratificazioni architettoniche e artistiche che raccontano anche del terremoto del 1693, che fece crollare gran parte del palazzo, e le annose vicende che dopo hanno accompagnato la progettazione del Palazzo i cui principali protagonisti della realizzazione dell'opera furono il Barone Luigi Beneventano, che voleva costruire una Villa baronale che doveva scenograficamente sovrastare la città, e l'Architetto Carlo Sada, progettista, tra l'altro, del teatro Massimo Bellini di Catania; e il piccolo cortile interno con tracce dell’originario mosaico litico, che ricorda il sagrato della Chiesa di S. Alfio. Poi, sotto l’occhio vigile di alcune rappresentanti di “Italia Nostra”, accompagnati dalle spiegazioni del dott.Franco - ricche di particolari riguardanti la storia del Palazzo, la sua struttura architettonica, gli affreschi restaurati dei soffitti, i pavimenti con preziosi intarsi marmorei, l’uso che se ne faceva all’epoca - salendo l’erta scalinata ci siamo spostati al “piano nobile” per visitare le varie stanze, poste “en enfilade” che vale a dire: tutte in fila con le porte allineate, in modo che nel piano si potessero vedere, per tutta la lunghezza dell’ala, le stanze adibite a vario uso. È stato così possibile ammirare le volte riccamente decorate e i pavimenti a mosaico, presenti nella maggior parte delle stanze di rappresentanza, come quella d'ingresso nella quale al pavimento si trova quello che un tempo doveva essere lo stemma di famiglia. Posto al termine delle sale en enfilade, il salone degli specchi o “delle feste”, grande il doppio degli altri locali, con preziosi mosaici al pavimento e la volta dipinta a tempera dai colori smaglianti. Abbiamo, poi, visitato l’ala destra del piano nobile, destinata alla famiglia, meno sfarzosa e con pavimenti privi di mosaici, caratterizzata da affreschi al soffitto più sobri e qualcuno con motivi tendenti al “liberty”. La seconda parte della visita ci ha consentito di accedere ai magazzini, alle stalle, alle cosiddette latomie e, per chiudere, alle sontuose scuderie raggiungibili percorrendo una salita lastricata di grossi ciottoli di basalto.
Una visita interessantissima, una mattinata veramente solare, nonostante il tempo uggioso e molto freddo, che ci ha permesso di vedere e di conoscere tante storie e tanti particolari di un importante monumento, il Palazzo Beneventano, importante simbolo dell’architettura barocca della città di Lentini.
Un doveroso e grato ringraziamento a nome del presidente prof. Cosentino e dei Soci va, a questo punto, ad “Italia Nostra”, ai giovani che ne fanno parte e, soprattutto, al dott. Giorgio Franco che ci ha guidato, per oltre due ore, con cordiale professionalità donandoci le sue conoscenze frutto di studi accurati e di costante lavoro di ricerca. Grazie!