L’ Archeoclub a Trapani

Giovedì 25 marzo 2016 - Una bella mattinata di primavera accompagna la partenza dell’Archeoclub di Lentini alla volta di Trapani per assistere alla processione dei  “Misteri” che si svolge il Venerdì Santo. Questo lo scopo principale della breve gita di tre giorni che è iniziata con la visita della splendida cittadina di Erice il cui centro storico, posto sull'omonimo Monte Erice, conserva praticamente intatto il suo impianto medievale integrandosi perfettamente con la natura ed il paesaggio circostante.

Abbiamo iniziato la visita partendo dalla Porta Trapani, una delle tre porte normanne (porta Spada e porta del Carmine) che consentono l’accesso al centro storico attraverso le mura ciclopiche che lo delimitano. Guidati da……, la nostra simpatica e ……..guida abbiamo visitato il Duomo dell’Assunta, la Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi, Chiesa di S. Giuliano, Chiesa di S. Cataldo A sud-est dell'abitato si trova il bellissimo giardino del Balio, all'interno del quale svetta il castello Pepoli, costruito in età normanna e largamente modificato nel XIX sec. per essere trasformato in villa.
Risale invece al XII sec. il castello di Venere: una tipica fortezza medievale costruita nell'area ove un tempo doveva sorgere l'antico santuario di Venere Ericina.

Erice accoglie più di sessanta chiese, alcune delle quali documenti architettonici di grande pregio e preziosa testimonianza storica: tra queste la chiesa di San Martino, di San Cataldo, di San Giuliano, di San Giovanni Battista.
La chiesa di San Giuliano fu costruita dai normanni intorno all'anno Mille e pesantemente trasformata nel secolo XVII, interessante per la sua facciata di pietra rosa è adibita oggi ad aula conferenze e centro culturale.

La fabbrica di San Giovanni Battista è riconoscibile dalla sua cupola bianca che svetta isolata all'estremità orientale della città; di origine medievale, fu ricostruita nel '600 e conserva intatto il portale gotico d'ingresso.

Tra le chiese primeggia la Matrice, dedicata all'Assunta ed eretta nei primi anni del  XIV sec. cui si aggiunse successivamente il protiro gotico davanti allo straordinario portale ogivale.

L'interno è stato abbondantemente rimaneggiato e conserva una Madonna col Bambino in marmo, opera di Domenico Gagini (XV sec.), ed una ancona marmorea cinquecentesca.
Trecentesco è anche il massiccio campanile isolato della chiesa, merlato ed ornato di bifore e monofore, di chiara ispirazione chiaramontana.

Il cuore della città è rappresentato dalla piazza Umberto I°, sulla quale si affaccia il Municipio, che ospita il Museo Cordici.

Nell'atrio del museo si trova l'Annunciazione di Antonello Gagini; all'interno collezioni di monete e opere pittoriche e reperti preistorici, punici e greci, provenienti dalla necropoli ericina. Tra questi la splendida testina di Afrodite (V sec. a.C.).