“Anno DCXCI ab urbe condita - anno 63 a.C., Catilina deve morire “
del Prof. Alfio  Siracusano
Nella suggestiva cornice del Salone di Palazzo Beneventano si è svolto, Giovedì 30 Gennaio 2020, il secondo incontro culturale dell’anno , organizzato dal  nostro Club Service. Argomento della interessante serata, la presentazione dell’ultimo libro del prof. Alfio Siracusano, “ Anno DCXCI ab urbe condita - anno 63 a.C., Catilina deve morire “, incentrato appunto sulla discussa figura dell’uomo politico romano, noto per la sua opposizione al potere oligarchico del Senato e per la sua famosa congiura, finita in un bagno di sangue. Alla presenza di un folto ed attento pubblico, il nostro Presidente, prof. Pippo Cosentino, ha dato avvio alla serata, presentando l’opera e gli illustri ospiti che hanno animato l’incontro: l’autore del libro, il prof. Alfio Siracusano, fine intellettuale, esponente di rilievo dello scenario culturale lentinese, già docente di materie letterarie presso il Liceo Classico Gorgia, e successivamente Preside dell’Istituto Tecnico per Geometri Nervi, destinatario nell’anno 2009 del premio Pisano Baudo, ( assegnato,  come noto, dal nostro Club Service a personalità  che hanno dato particolare lustro alla cultura del nostro paese), autore della trilogia , “La piazza rossa” ,”La piazza negata”, “Fili strappati” e di  numerosi  altri romanzi e saggi; il prof. Silvano Nigro, originario di Carlentini, docente universitario in prestigiose università italiane e straniere, filologo, critico , autore di innumerevoli  trattati e saggi, vincitore di prestigiosi premi letterari. Infine, il dr. Saverio Bosco, sindaco del comune di Lentini. Quest’ultimo ha preso per primo la parola, manifestando il proprio apprezzamento per  essere stato invitato ad un evento che vede per protagonista il prof. Siracusano, emerito esponente della cultura lentinese, alla quale ha dato particolare lustro con la sua attività: per il Dr. Bosco, l’opera del prof. Siracusano rispecchia con estrema
veridicità la situazione politica lentinese, e le sue contraddizioni. È stata poi la volta del prof. Nigro: anche per lui, questo incontro è risultato particolarmente gradito, perché gli ha dato, tra l’altro,  la possibilità di ritrovarsi con  tanti vecchi compagni di scuola, e con il prof. Siracusano, suo insegnante di letteratura ai tempi del Liceo .
Il prof. Nigro è entrato poi nel vivo della conferenza, esponendo le sue valutazioni sull’opera oggetto dell’incontro: il romanzo, pur dando ampio spazio alla fantasia, poggia su solidissime basi storiche: e’ si’ un romanzo storico, ma anche di storia contemporanea,  un’opera estremamente scorrevole e con un linguaggio fluido, nonostante l’apparente pesantezza della materia: non si avverte lo sforzo della ricerca ( che pure dev’essere stata notevolmente impegnativa): è un romanzo passionale, in cui l’autore riversa l’entusiasmo  che metteva nelle sue lezioni.  I due personaggi principali, Catilina e Cicerone, sono due figure contrapposte, drammatiche e possenti: Catilina è un uomo solo, circondato da calunnie e inganni; e il romanzo è proprio storia di tradimenti, affettivi e politici.
Ha preso quindi la parola l’autore dell’opera, il prof. Siracusano , che si è soffermato sulla interpretazione che ha voluto dare del suo personaggio; non quel reprobo descritto da Cicerone nelle sue Catilinarie, un nemico  della patria, ambizioso ed assetato di ricchezza; bensì quasi una vittima del potere, del contrasto di interessi che, allora come ora, fa della politica spesso solo una espressione di meri interessi economici, un personaggio che pagherà con la vita la sua determinazione a cambiare le cose, scegliendo la rivolta armata per opporsi ai brogli ed alle vessazioni che avevano ostacolato il suo tentativo di salire al potere.
Un vivace ed interessato confronto con il pubblico ha quindi  concluso l’incontro vero e proprio.  Al termine, il Presidente dell’Archeoclub ha  ringraziato il prof. Siracusano ed il prof. Nigro con l’offerta di simpatici omaggi, esprimendo la gratitudine sua e di tutti i soci, per gli interessanti spunti di riflessione offerti.
Un simpatico rinfresco ha concluso la bella serata che, ancora una volta, ha dato prova del particolare impegno dell’Archeoclub,  nella valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio.