L’ Archeoclub alle rappresentazioni classiche di Siracusa.
Elena di Euripide
Domenica 19 Maggio, secondo appuntamento al Teatro Greco di Siracusa, per una cinquantina di soci e graditi ospiti dell’Archeoclub di Lentini, come sempre capeggiati dal Presidente ,prof. Pippo Cosentino, coadiuvato dall’attivissimo consiglio direttivo.
L’opera rappresentata, l’Elena di Euripide, si ricollega idealmente alla prima andata in scena, Le Troiane, dello stesso autore: anche qui, sullo sfondo, la sanguinosa guerra che per 10 anni ha contrapposto i Greci ed i Troiani, e si è conclusa con la sconfitta e la distruzione di Troia e dei suoi uomini, e la cattura, come schiave dei vincitori, delle donne.
E, difatti, le “ Donne e la guerra “ è il filo conduttore , e tema di straordinaria attualità, delle tre opere scelte, quest’anno, dall’Inda di Siracusa per  il ciclo di rappresentazioni classiche, che si concluderà con la commedia Lisistrata, in cui la protesta delle donne contro una guerra insensata, prenderà le forme di un originalissimo sciopero...
Arrivati al teatro, gremito in ogni ordine e grado di posti, uno stupefacente colpo d’occhio attende gli emozionati spettatori: il palcoscenico trasformato in un enorme specchio d’acqua, sul quale si staglia il relitto di una nave,e dove gli attori si muoveranno quasi galleggiando, mentre ,sullo sfondo, un gigantesco schermo rimanda le immagini di mari in burrasca, rievocando le peripezie di Menelao, re naufrago, alternate ai racconti di una Elena ormai anziana.
È una originalissima Elena, quella in scena in questa tragedia; non la donna fedifraga che il mito ci ha tramandato, quella che con la sua bellezza ed il tradimento consumato con Paride tante sciagure ha provocato.... quella è solo un fantasma, una copia creata con le sue fattezze dalla dea Era per suscitate la terribile guerra... la vera Elena è stata rapita e portata in Egitto, alla corte del re Proteo, sulla cui tomba, all’inizio della rappresentazione , rievoca la sua storia.
Elena, quindi, è una vittima del suo destino, senza alcuna responsabilità della terribile guerra che ha insanguinato Troia, una guerra che, in questa prospettiva, appare ancora più irragionevole.
Dopo la morte del re Proteo , che l’aveva accolta e protetta, Elena è oggetto del desiderio di Teoclimeno, figlio di Proteo, che vuole sposarla: ma lei, fedele al ricordo del marito Menelao, cerca di sfuggire alle sue brame . Quando Menelao, dopo il naufragio della sua nave, giunge alle rive dell’Egitto, proprio nel luogo dove Elena si è rifugiata, i due sposi si incontrano, e dopo la iniziale diffidenza ed incredulità, ritrovano l’amore che li aveva uniti, e progettano la fuga; Elena fingerà di aver saputo della morte di Menelao, e chiederà a Teoclimeno una nave, per celebrare in mare, secondo le usanze greche, il funerale, dopodiché acconsentirà alle nozze con lui....Teoclimeno accetta, ed i due sposi riescono così a fuggire.
Infuriato per essere stato tanto abilmente raggirato, il principe decide di uccidere la sorella Teonoe, profetessa, accusandola di avere favorito col suo silenzio la fuga dei due sposi. Ma l’intervento dei Dioscuri, fratelli di Elena, riesce a frenare  la sua ira, convincendolo ad accettare il volere degli dei.
Si è così conclusa anche questa affascinante e particolare rappresentazione , dopo due ore di intenso spettacolo, caratterizzato da una originalissima scenografia , che affascina e colpisce con i suoi marchingegni hi-tech, da un’intensa recitazione, in particolare della principale interprete, Laura Marinoni, e , infine , da una regia singolarissima, che alterna tragedia a commedia, con originali spunti operistici.
Appuntamento al prossimo 30 Giugno, per la commedia “ Lisistrata” , che concluderà questo entusiasmante ciclo di rappresentazioni.