“IN VIAGGIO CON I MIGRANTI:
Racconti di esperienze di vita dal luogo di origine a…”

Un incontro su un tema di scottante attualità, come ha detto il presidente dell’Archeoclub prof. Pippo Cosentino nel suo intervento di saluto ai numerosi ospiti, ai relatori, e ai soci, quello organizzato dal club presso il Palazzo Beneventano giovedì 20 aprile, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Healt & Senectus e con il patrocinio del Comune di Lentini. Sono intervenuti: il sindaco di Lentini dott. Saverio Bosco, la dott.ssa Gaia Barresi (psicologa) e il dott. Francesco Di Mauro (assistente sociale) che operano presso il Centro di seconda accoglienza nell’area del triangolo Lentini, Carlentini con sede a Francofonte.

Il presidente nella presentazione dell’incontro, ha parlato del ruolo che la Sicilia occupa nel Mediterraneo, del diffuso atteggiamento di chiusura nella popolazione e del prezioso lavoro che gli “operatori di pace” - così li ha definiti - svolgono in questi Centri.

Il sindaco, ritornando sul problema accennato dal presidente, ha affermato che la paura, i venti di guerra, i numerosi sbarchi con migliaia e migliaia di migranti, in gran parte ad Augusta, creano confusione nella gente che reagisce con atteggiamenti di chiusura; che la disponibilità ad accogliere i lentinese ce l’hanno nel DNA; e che gli immigrati non tolgono lavoro ai nostri giovani e, se ben integrati, costituiscono una risorsa e un arricchimento umano e culturale. "La sfida di civiltà va affrontata e l’affronteremo come merita". Ha concluso il suo intervento augurando che Lentini possa fregiarsi del titolo di “Città dell’accoglienza”.

È la volta degli operatori del Centro di accoglienza di Francofonte a cominciare dalla dott.ssa Barresi. Dopo una presentazione della tematica in oggetto, si è soffermata sulle rotte dell’immigrazione illustrandone dettagliatamente i percorsi, le difficoltà che i migranti incontrano e le motivazioni di questo esodo epocale. Due le principali rotte, ha aggiunto: quella balcanica che, tramite i “corridoi umanitari”, porta i migranti che fuggono dai luoghi di guerra (Siria, Pakistan e Afganistan); e quella mediterranea percorsa da migranti provenienti da luoghi con regimi terroristici e da situazioni umane insostenibili (Africa subsahariana, Gambia, Nigeria, Nuova Guinea ecc.)
Ha parlato, poi, delle varie normative di riferimento e delle procedure dell’accoglienza che vanno: dalla accoglienza allo sbarco, con l’assistenza della Croce Rossa, ai Centri di Prima accoglienza gestiti dalla Prefettura, a quelli di Seconda accoglienza soffermandosi, soprattutto, su quello di Francofonte dove, insieme al dott. Di Mauro e ad altre figure di sostegno, operano con il Sistema SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), appoggiato integralmente dal Comune: un progetto ministeriale per l’accoglienza integrata seguendo il “Modello di Piccoli Gruppi in Piccola Comunità”. La gestione della struttura ha attivato un indotto, ha aggiunto avviandosi alla conclusione, costituito da figure professionali che si occupano dei vari aspetti dell’accoglienza con l’obiettivo finale della piena “integrazione”, come poi ha ulteriormente sottolineato il dott. Di Mauro nel suo intervento.

Partendo dalla frase da lui preferita pronunciata da uno dei rifugiati, un ragazzo,:”Non sono pericoloso, sono in pericolo”, il relatore ha descritto il suo lavoro di assistente sociale nella struttura che consiste nel mettere il beneficiario dell’accoglienza nelle condizioni di poter esprimere i propri bisogni e di favorire il rapporto con i servizi del territorio. Il tutto tramite l’utilizzo di un manuale operativo che poggia su alcuni cardini che vanno dalla costruzione di una rete operativa, all’animazione socio-culturale, agli strumenti per la formazione e l’inserimento lavorativo e abitativo nella realtà locale.

È seguito un filmato su “le cose da sapere sui migranti” dove l’autrice, Mirella Mannino, con tanta garbata ironia, mette in risalto gli stereotipi con i quali vengono connotati i rifugiati.
Molto toccante la testimonianza di due giovani, provenienti dal centro Africa, presentati dalla dott.ssa Barresi, dalle cui parole è scaturita la gioia di essersi perfettamente integrati nella comunità di Francofonte: hanno studiato, imparato la nostra lingua ed un mestiere; svolgono nella città lavori utili e uno dei due, per le capacità acquisite, fa parte dell’Equipe del Centro di accoglienza.
Molto interessante l’intervento della dott.ssa Nicoletta Messina, commissario della Croce Rossa, per l’impegnativo e coinvolgente lavoro di assistenza sanitaria e umana che viene svolto nel porto di Augusta dove i migrant che dal 2015, arrivano già visitati e scaglionati per categorie.
Ha fatto seguito la lettura di una toccante riflessione scritta dalla socia Marisa Ragaglia sotto la spinta della grande emozione suscitata dalla tragica vicenda di Aylan, il bambino siriano di appena tre anni trovato morto sulla spiaggia di Bodrum (Turchia) la cui foto ha fatto il giro del mondo suscitando commozione e indignazione.

Numerosi e molto interessanti gli interventi del pubblico, domande e qualche proposta per la nostra città (prof. Siracusano) ai quali la dott.ssa Barresi ha risposto in maniera esaustiva.
Un incontro complesso e variegato volto a far conoscere tanti aspetti riguardanti l’accoglienza e, soprattutto, l’integrazione dei migranti nell’area del Triangolo, che si spera abbia un seguito operativo anche nella nostra Lentini.