“Dante ed i due Soli” - Lettura del XVI Canto del Purgatorio .

Il  Sedicesimo Canto del  Purgatorio della Divina  Commedia è  stato il tema della      “ lectio magistralis ” tenuta dal Prof.Alfio Siracusano, su iniziativa della nostra Associazione, Venerdì 17 Marzo 2023.
Nella sala conferenze del liceo Vittorini Gorgia, location quanto mai pertinente all’oggetto della conferenza, il Presidente prof. Delfo Inserra ha dato avvio all’incontro, con i saluti al numeroso gruppo di soci ed ospiti intervenuti e la presentazione del relatore, già docente, studioso, autore di numerose pubblicazioni, e raffinato intellettuale, di casa alla nostra Associazione, per la quale ha tenuto numerose conferenze sui più svariati argomenti, sempre di carattere letterario, ed ha curato la introduzione alle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, alle quali ogni anno assistono i nostri soci ( e anche per questa stagione il prof. Inserra ha dato appuntamento al prossimo mese di Maggio)
Il Prof. Siracusano è entrato subito nel vivo della  serata, sottolineando l’attualità delle tematiche  trattate in questo canto, cosa spinge l’uomo ad azioni malvagie: il caso o il libero arbitrio?
Conf 04
Nella Divina Commedia nulla è casuale, vi è un’ organizzazione di eventi che dà il senso della perfezione del creato.
Il sedicesimo canto del Purgatorio ( il cinquantesimo, dell’intera opera, come noto suddivisa in 100 cantiche) è il centro della Divina Commedia, e quindi si può ritenere che il suo tema sia quello fondamentale, per il pensiero del suo autore.
Secondo il relatore, Dante è  un intellettuale Gramsciano; ai tempi di Dante non vi era una unica lingua nazionale, ed il poeta vuole perciò costruire una lingua che unifichi il popolo, sottraendolo all’egemonia del latino.
La lingua, per il sommo poeta, è un elemento unificante, e nel “ De Vulgari Eloquentia ”, Dante mette al centro del suo lavoro lo studio delle varie lingue e la ricerca del volgare illustre, che deve diventare la lingua letteraria per eccellenza.
L’Alighieri è un Intellettuale organico, che vive nella società e cerca di risolverne i problemi, ed è convinto che la politica debba avere una sua etica e moralità.
Egli giudica i suoi personaggi secondo la sua particolare eticità ed il problema che sente maggiormente è quello della responsabilità dell’uomo, nel bene e nel male.
E questo canto è forse quello che esprime più chiaramente la sua visione politica.
Nel girone degli iracondi incontra Marco Lombardo, che appare come un suo alter ego. Per Dante l’iracondo Marco Lombardo è l’uomo tutto d’un pezzo, che non fa sconti a nessuno, ed ha un profondo rigore morale.
Di chi è la responsabilità del male? Se Dio è perfezione non può non prevedere il male. Dio ha creato l’uomo perfetto, e gli ha dato il dono della libertà, perciò la responsabilità del male è dell’uomo, che possiede il libero arbitrio, e può quindi decidere del suo destino.
Altro tema essenziale per Dante è il  rapporto tra Chiesa e politica; la Chiesa dell’epoca era corrotta, e si poneva come detentrice del potere temporale, in virtù del fatto che il Papa è il vicario di Cristo, ed è illuminato dalla luce divina.
Per Dante invece ci sono “ Due Soli”: il Papa e l’Imperatore, tra di loro autonomi.
È la questione del Katechon: il potere universale che sta sopra i poteri locali, che per Dante è quello dell’Imperatore, che impedisce la degenerazione della società.
Dopo questo intenso prologo, il prof. Siracusano è passato alla lettura ed al commento del canto: 145 versi, dettagliatamente spiegati, per narrare l’incontro del sommo poeta con Marco Lombardo ( personaggio di cui si hanno scarse notizie, probabilmente uomo di corte nell’Italia del Nord), nel Terzo  girone, quello degli iracondi.
Avvolto dalla fitta coltre di fumo in cui si muovono i penitenti, Marco Lombardo chiede a Dante se faccia parte dei vivi, e di qui si avvia tra i due un intenso dialogo, in cui sono appunto affrontati i temi del libero arbitrio, della corruzione umana, dei rapporti con la Chiesa.
Una lettura sicuramente impegnativa, che il relatore ha saputo però rendere interessante, grazie alla sua profonda conoscenza della materia.
A conclusione della conferenza, il prof. Siracusano ha risposto ad alcune domande del pubblico, ed il Presidente, dopo i saluti ed i ringraziamenti al relatore, ha ricordato i prossimi appuntamenti della nostra Sezione, in primis il tradizionale incontro della Domenica delle Palme, per assistere tutti assieme alla S. Messa e ritrovarci quindi a pranzo, con quello spirito conviviale che contraddistingue la nostra Associazione.
Rosa Roccaforte