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Città medievale ricca d’arte e di storia e circondata da una natura spettacolare, Nicosia è situata al centro della Sicilia, tra i Nebrodi e le Madonie, a circa 800 metri  s. l. m .Sorge su quattro colli (del Castello, dei Cappuccini, del SS. Salvatore e Monte Uliveto) e con i suoi quasi sedicimila abitanti è la città più popolata della provincia di Enna. Posta quasi a metà strada dell’antica direttrice medievale interna che congiungeva Catania con Palermo, fu nel passato un luogo di transito intenso e anche di sosta - fondaco per i numerosi viaggiatori che per vari motivi, soprattutto per commercio, si spostavano lungo quest’asse di collegamento. Per questa ragione Nicosia ha raffinato nel tempo le sue capacità di accoglienza e la sua cucina, facendone a tutt’oggi una città molto ospitale. Tralasciando per brevità tutte le complesse vicende storiche che l’hanno interessata, c’è da dire che Nicosia (città di San Nicola) è una città dalle origini millenarie, ricca di siti archeologici, roccaforti, eremi e necropoli che danno testimonianza di un passato illustre, in gran parte ancora da scoprire. Le sue origini bizantine, attorno al VII secolo, hanno lasciato un retaggio culturale di rito greco-ortodosso presente nel culto a San Nicola.

 

La città dei “24 Baroni” conta un notevole patrimonio artistico ed architettonico che attraverso il Rinascimento e l’era Barocca giunge fino all’800 con i preziosi e raffinati Palazzi gentilizi.

 

Divisi in due gruppi (guide Salvo Lo Sauro e Rosalinda  Lo Pinto), dato il limitato tempo a disposizione  abbiamo visitato solo in piccola parte la città.

Una breve, quanto intensa, visita alla casa natale di San Felice da Nicosia, l’umile frate cappuccino che nella sua piccolezza ha dato grande onore alla città. Beatificato per i suoi numerosi miracoli  nel 1888, fu canonizzato da Benedetto XVI nel 2005.

Una visita più accurata alla Cattedrale di San Nicola, Chiesa Madre della Diocesi di Nicosia, intitolata a San Nicola Patrono della città e dell’intera Diocesi. Edificata intorno al 1340, come ampliamento di una preesistente cappella, ha subìto nel corso dei secoli notevoli trasformazioni.          Una Chiesa a tre navate, molto somigliante alla chiesa di S. Alfio di Lentini, che contiene opere di notevole pregio tra cui un prezioso Polittico marmoreo e la Fonte battesimale del Gagini; l’Altare del SS Sacramento di pregevoli marmi policromi ad intarsio; il secentesco Crocifisso  “Padre della Misericordia”, di autore ignoto, protagonista ignaro di un’antica ostilità tra i due principali quartieri della città (q. Bizantino e q. Normanno), durata fino a tempi abbastanza recenti; ed il famoso tetto ligneo a capriate, finemente dipinto, un’autentica rarità dell’arte pittorica siciliana del ‘400,  ricoperto successivamente dalla volta a botte affrescata dai fratelli Manno di Palermo, purtroppo non visitabile. Ne abbiamo effettuato un visita virtuale tramite la visione di un video messo gentilmente a disposizione dal Comune nell’Aula consiliare.

Abbiamo completato le nostre visite con una vista panoramica su Piazza Garibaldi con al centro una bella fontana marmorea e l’elegante Portico della Cattedrale. Una visita all’interessante mostra dei presepi artistici di Santino Barbera; poi ci siamo avviati al parcheggio degli autobus dove ci attendeva, a sorpresa, prima della partenza, una graditissima  degustazione di dolci tipici della città molto apprezzati da tutti i partecipanti.