“INDAGINE ARCHEOLOGICA a S. MARIA LA CAVA”
Questo il tema della conferenza che l’Archeoclub di Lentini ha realizzato giovedì 19 maggio 2016, presso il Sant’Alphio Palace Hotel. Relatore il prof. Massimo Frasca direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Catania.
Ha aperto l’incontro il presidente prof. Pippo Cosentino con i cordiali saluti agli Ospiti e ai Soci, intervenuti come sempre molto numerosi. Dopo aver dato alcune comunicazioni di servizio, e aver  parlato brevemente dell’argomento della conferenza, ha presentato il relatore ringraziandolo per la disponibilità.
Il prof. Frasca ha ringraziato ed è entrato immediatamente nell’argomento riguardante gli scavi archeologici di S. Maria La Cava, effettuati da un gruppo di studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Catania da lui diretta. Questi scavi hanno portato alla individuazione di strutture murarie, riconducibili a più fasi dell’antica cinta muraria dell’area dove, molto probabilmente, vanno ricercati i resti monumentali della Porta Nord della greca Leontinoi, allo sbocco settentrionale della valle di San Mauro verso la Piana di Catania, come scrive Polibio (VII, 6)
“La città di Leontini, con tutti i suoi declivi, è rivolta verso settentrione. Vi è nel mezzo di essa una valle piana (…) da un lato e dall’altro della valle vi sono delle strutture scoscese. I ripiani di queste (…) sono pieni di case e di templi. Due porte ha la città di cui una che conduce verso Siracusa (…) e l’altra che conduce verso i campi detti leontini e (…) verso settentrione. Sotto uno degli scoscendimenti, quello verso occidente, scorre un fiume chiamato Lisso”
Con il supporto di immagini e di mappe, proiettate su schermo, il relatore ha riferito che mentre risulta molto chiara la posizione della Porta Sud, dalla “lettura” dei resti archeologici della cinta muraria che doveva circondare tutta la città, non altrettanto si può dire per la Porta Nord.
Le precedenti campagne, condotte dall'Istituto di Archeologia dell'Università di Catania fra il 1987 e il 1995, avevano permesso di individuare strutture murarie riconducibili a più fasi dell’antica cinta muraria e di raccogliere testimonianze relative ad una frequentazione in età preistorica, alle prime fasi della colonia greca e ad una stratigrafia archeologica pertinente alla città medievale e moderna, come abbiamo potuto constatare osservando le immagini di tali resti e le mappe illustrati dal prof. Frasca nei minimi particolari.
Sulla scorta delle indicazioni fornite da Polibio, che aveva descritto la città facendo dei riferimenti storici, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, diretta dal nostro relatore, ha formulato un programma di ricerca che, portato avanti  in sinergia con il Comune di Lentini e la Soprintendenza di Siracusa, si basa su un adeguato studio e sulla conoscenza scientifica delle strutture murarie che facevano capo alla Porta Nord, la cui ubicazione va ipotizzata non lontano dai resti di una antica strada greca messi in luce recentemente a S. Maria La Cava.
Sin dal suo avvio la ricerca ha visto molti giovani allievi impegnati nello scavo, nella meticolosa documentazione, anche fotografica, dei rinvenimenti e nella parallela attività di schedatura dei reperti presso il Museo Archeologico di Lentini.
I lavori di scavo, ripresi recentemente, sono sempre attivi sebbene la carenza di adeguati fondi ha comportato delle battute di arresto. Si spera che, con lo stanziamento mirato di altri cospicui fondi, la campagna di scavi progettata dal prof. Frasca possa portare ai risultati sperati con la messa in luce dei resti monumentali della Porta Nord a S. Maria La Cava.
Il relatore, avviandosi alla conclusione, ha commentato, con un certo rammarico, il fatto che Lentini non venga tenuta nella giusta considerazione e resti fuori dai circuiti turistici.
Una giusta valorizzazione delle ricerche archeologiche a S. Maria La Cava, volte alla scoperta della Porta Nord dell’antica Leontinoi, potrebbe costituire un altro importante tassello da aggiungere al notevole patrimonio archeologico, storico, monumentale e ambientale del nostro territorio e dare alla città di Lentini le giuste opportunità per essere inserita tra le città siciliane meritevoli, a pieno diritto, di essere visitata e conosciuta.
Un nutrito dibattito, animato da interessanti interventi, ha concluso l’importante convegno.