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“VIALE  DEI  PINI”
La bellezza del BIVIERE - SP 68 – Lentini
Una singolare e molto partecipata manifestazione quella che ha avuto luogo nel Viale dei Pini, SP 68, sabato 14 febbraio 2015, simbolicamente nel giorno di San Valentino dedicato all’amore: in questo caso all’amore per la Natura e per un Bene Monumentale che si vorrebbe salvaguardare e, possibilmente, riportare alla sua originaria bellezza ed integrità.
Questo viale, lungo quasi due chilometri, suscita tante emozioni non solo per la bellezza in sé del duplice filare alberato, ma anche per la maestosa vista dell’Etna che si specchia nel lago, per la corona di paesi arroccati sulle colline circostanti, per lo spettacolare agglomerato urbano posto a sud est di Lentini (ormai congiunta a Carlentini, quasi senza soluzione di continuità, tramite la Contrada “Santuzzi” e il Quartiere Santa Croce), per lo stordente odore di zagara a maggio, per lo scampanio e i belati delle greggi che pascolano tutt’attorno.
Il Viale costituiva la strada di accesso all’antico Biviere attorno al quale, nel passato, orbitava un’intensa attività legata alla pesca delle Anguille, delle Tinche, dei Cefali, delle Rane (larunghi)… e alla caccia, degli uccelli “di passo” e “stanziali”, che alimentavano un indotto ormai del tutto scomparso dopo la bonifica del 1952 per iniziativa della Cassa del Mezzogiorno.
Il Viale dei Pini, nel tempo, ha subìto un notevole degrado e da luogo prescelto dagli innamorati per passeggiate romantiche - il “Viale degli innamorati” - e dagli sposi per immortalare con foto particolari il magico giorno delle nozze, è diventato il luogo dove tutti depositano impunemente rifiuti di ogni genere: arance marce, materiale edilizio di risulta, ecc. ecc. Nel Viale mancano oltre 150 alberi e tanti altri rischiano di morire per le cattive condizioni in cui versano. Da luogo del cuore è diventato uno dei tanti luoghi bellissimi sfregiati dalla maleducazione e dai comportamenti irresponsabili: incendi, discariche e incuria ci hanno reso responsabili della scomparsa, negli ultimi anni, della metà dei pini domestici che contornavano il viale, come ha detto nel suo intervento Italo Giordano. Un vero e proprio delitto, assurdo e che non trova scusanti, perpetrato a spese di noi stessi che veniamo privati di un bene naturalistico e monumentale che ha, inoltre, un grande valore affettivo e che va tutelato, rispettato e conservato: una importante e pregevole risorsa da tramandare ai nostri figli e ai nostri nipoti che merita un atteggiamento molto più consapevole, responsabile e rispettoso.